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 giovedì 21 novembre 2024 Consulenza specializzata per controllo pensioni e recupero arretrati  

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Controllo Pensioni e Riscatto

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Dalla nostra esperienza è risultato che gran parte delle liquidazioni delle pensioni effettuate dagli enti previdenziali inps ed ex-inpdap sono più basse del dovuto.

I risultati statistici dei nostri controlli delle pensioni

Dai controlli sulle pensioni che abbiamo effettuati fino ad oggi sono emersi i seguenti risultati :

- Pensioni più basse del dovuto : 33%

- Pensioni più alte del dovuto : 5%

- Pensioni giuste : 62%

Il nostro servizio di Verifica Pensioni

Dopo aver effettuato un meticoloso controllo sui dati retributivi, contributivi, sulle normative applicate e sul calcolo della pensione, se ci sono differenze positive per l'interessato, interveniamo presso l'ente previdenziale con richieste di accesso agli atti amministrativi, domande di riliquidazione, ricorsi amministrativi, ecc., per il recupero di quanto spetta.

Se riscontriamo che la pensione è giusta o è maggiore di quanto dovuto, ne diamo notizia all'interessato senza effettuare alcuna azione verso gli enti previdenziali.

Per non far pesare sul cliente il costo della consulenza occorrente per il controllo della pensione utilizziamo la formula così detta del Patto di quota lite. Cioè ci assumiamo noi tutti i costi (controllo dei dati, calcoli pensionistici, approfondimento di normative specifiche, richieste formali agli enti interessati, relazioni tecniche, eventuali azioni tese ad ottenere il giusto corrispettivo per il cliente), per cui se il controllo ha esito negativo oppure non riusciamo comunque a far avere l'aumento della pensione, il cliente non paga niente, altrimenti ci ripaga con il 20% dell'importo lordo degli arretrati che riceve.

Attenzione alle richieste di ricalcolo della pensione

Prima di effettuare una richiesta di ricalcolo della pensione bisogna essere sicuri che ci sia un errore a proprio sfavore.

Ci sono anche casi in cui la richiesta di revisione della pensione fatta dall'interessato, Patronati o CAAF si è conclusa con una diminuzione della pensione, in quanto effettivamente vi era un errore, ma a favore dell'assicurato.

Occorre quindi evitare il fai da te e rivolgersi a personale veramente esperto.

Gli errori più frequenti

Le cause degli errori sono essenzialmente di tre tipi:

a) errori materiali fatti dall'impiegato che esegue il conteggio

b) applicazione di norme fatta in modo penalizzante per l'assicurato

c) dati errati inviati dal datore di lavoro all'ente previdenziale

La a) è quella più frequente. Infatti, nonostante il calcolo pensionistico viene eseguito da un elaborato programma software, quasi sempre l'operatore deve "sistemare" i dati contributivi effettuando operazioni manuali, che talvolta non esegue o esegue male.

La b) è quella più difficoltosa da far riconoscere all'ente previdenziale. Infatti il problema in genere sorge perchè la normativa relativa ad alcuni calcoli pensionistici è carente, o addirittura inesistente, e l'ente previdenziale la interpreta in modo sfavorevole per l'assicurato.

Riguardo la c), bisogna ricordare che in genere gli enti previdenziali ricevono i dati contributivi da altri enti : Aziende private, Amministrazioni Statali, ecc., e che anche questi soggetti possono commettere errori nella raccolta ed invio dei dati contributivi.

In molti casi si può avere un aumento di pensione anche se non ci sono errori

In diversi casi ci sono le condizioni per avere un aumento della pensione, non perchè ci siano errori nel calcolo della pensione ma perchè si può chiedere all'inps l'applicazione di normative o di sentenze più favorevoli nel conteggio e nella valorizzazione dei contributi con conseguente aumento del valore della pensione.

Il caso più comune è quello dei dipendenti del settore privato che nell'ultimo periodo lavorativo hanno avuto retribuzioni più basse rispetto alle prcedenti. In alcuni casi si può chiedere di ricalcolare la pensione escludendo tali contributi di basso valore in modo da ottenere una pensione maggiore (neutralizzazione dei contributi).

I pensionati più a rischio di errore

Dalle nostre statistiche viene fuori la seguente classifica dei pensionati con maggiore possibilità di errore:

     pensionati                                         pensioni più basse del dovuto

- chi ha avuto le ultime retribuzioni basse                 50 %

- elettrici o telefonici pensionati dal 1997 al 2005       50 %

- autoferrotranvieri                                               50 %

- chi ha avuto contribuzione volontaria                     49 %

- chi ha assegno o pensione di inabità                      47%

- chi ha avuto cassa integrazione                            45 %

- chi ha avuto periodi ex-inpdai.                              40 %

Queste sono le altre categorie a rischio :

- con pochi contributi da autonomo e molti da dipendente

- medici passati da rapporto non esclusivo a rapporto esclusivo

- con maggiorazione per esposizione all'amianto

- con congedi di maternità o parentali

- con servizi simultanei

- con servizio militare e contributi da dipendente ed autonomo

- con arruolamento volontario in marina

- con molte assenze per malattia o infortunio

- personale statale con corposi emolumenti accessori

- chi è andato in pensione nel mese di gennaio o febbraio

ma l'errore è possibile in qualunque altro caso.

Controllo del costo del riscatto Laurea o altro periodo

Effettuiamo anche verifiche inerenti il costo del riscatto di periodi contributivi.

Anche in questo campo talvolta i calcoli dell'inps risultano errati.

Gli errori possono essere dovuti a diverse cause, tra cui errori manuali ed errori di procedura.

La categoria più a rischio è costituita dai dipendenti del settore privato, compreso dirigenti, che con il riscatto ottengono il passaggio dal sistema misto al sistema retributivo.

 

 

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